Socia AITI

luglio 25, 2018

Socia AITI

Da pochi giorni sono entrata anche io a far parte di AITI, la Associazione Italiana Traduttori e Interpreti.

Perché diventare soci di AITI?

Innanzitutto perché la nostra categoria, maltrattata e bistrattata, non ha, ahimè, un albo riconosciuto, e in secondo luogo perché la formazione continua è un elemento fondamentale della nostra professione, in realtà non solo della nostra, ma di tutte le professioni. Ecco alcuni dei vantaggi del far parte di AITI:

  • inserimento del proprio profilo professionale nell’Elenco dei Soci con maschere di ricerca mirate;
  • possibilità per i soci ordinari di ottenere l’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei propri servizi ex legge n. 4 del 04/01/2013;
  • partecipazione ai corsi di formazione gratuiti o a prezzi agevolati organizzati dalle sezioni regionali AITI e riservati ai soci;
  • adesione alle polizze in convenzione AITI a tariffe particolarmente vantaggiose;
  • accesso ai servizi di orientamento e consulenza su argomenti di interesse professionale;
  • partecipazione a tariffe scontate a tutte le iniziative condotte a pagamento dall’AITI o da altri organismi convenzionati e di godere di sconti sulle pubblicazioni o sui prodotti software per i quali l’AITI stabilisce delle convenzioni;
  • opportunità di scambio e di confronto con gli altri soci;
  • partecipazione a forum di discussione online per lo scambio di informazioni su terminologia, formazione, opportunità di lavoro, fisco e previdenza, gestione dell’attività, risorse informatiche ecc.;
  • abbonamento a tutti i periodici e alle altre pubblicazioni AITI.

Come funziona l’ammissione ad una associazione di categoria?

È necessario essere in possesso di:

a. Diploma di laurea magistrale in traduzione e/o interpretazione (classe LM-94) o diploma di laurea specialistica in traduzione (classe 104/S) o in interpretazione (classe 39/S) o titolo estero equivalente, purché conseguito da non più di dieci anni alla data di richiesta di ammissione.

b. Qualsiasi diploma di laurea almeno triennale (compresi i diplomi ex SSIT di cui alla legge 11.10.1986 n. 697) e un’esperienza professionale documentata di almeno due anni nel settore della traduzione e/o dell’interpretazione.

c. Diploma di scuola media superiore e almeno cinque anni di esperienza professionale documentata nel settore della traduzione e/o dell’interpretazione.

Premetto che non è stato facilissimo neppure per me venire a capo tra tutti i link presenti sul sito di AITI, ma se chiedere è lecito e rispondere è cortesia, non preoccupatevi che troverete molte risposte alle vostre domande al Desk Ammissioni.

Come per qualsiasi altra associazione, è necessario versare una quota associativa annuale; il primo step è diventare socio aggregato, successivamente, previo superamento di un un esame/test (in traduzione o interpretazione) si diventi soci ordinari; il mio prossimo passo sarà appunto questo… ma per farlo, aspetterò un pochino.

Se volete avere maggiori e più dettagliate informazioni, visitate www.aiti.org.

E voi, pensate di entrare a far parte di AITI o di qualsiasi altra associazione presente sul territorio italiano?

Pensate che siano utili nel nostro settore?

A presto!

 

Valeria

 


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